Come curare le perenni? I consigli di un maestro

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Alchemilla mollis

Come già detto, al corso di sabato scorso (link) non si è parlato soltanto di rose (link) ma anche di perenni. Maestro d'eccezione è stato Pierluigi Priola, che ci ha dato tantissimi consigli utili su come curare i nostri giardini. 

A. UTILIZZO E SCELTA DELLE PERENNI


Le perenni sono le piante da compagnia perfette per le rose perché hanno un apparato radicale superficiale che non
disturba quello profondo e fittonante delle rose. Le perenni, inoltre,  ben si prestano a coprire la base spesso un po' spoglia delle rose. Le perenni più basse (ad esempio viole, menta, timo) sono adatte al primo piano delle aiuole, mentre quelle dalla fioritura più svettante, come le graminacee, si possono inserire tra gli arbusti di rosa.
La scelta delle perenni è davvero sterminata: per ottenere un'aiuola piena e sana è importante non solo tenere conto dei colori, dell'esposizione e dei periodi di fioritura delle piante da inserire ma anche delle loro esigenze idriche: è bene, quindi, non mettere piante che amano il secco accanto  a piante che amano l'umidità. 
Altrettanto importante, infine, è non piantare troppe piante per metro quadrato ma attendere che esse si espandano e coprano i vuoti col tempo.

La mia Perowskia atripicifolia Blue Spire

B. MANUTENZIONE: DIVISIONE E PULIZIA DELLE PERENNI

La migliore esposizione per le perenni è a est perché ricevono il sole migliore, cioè quello del mattino.
La manutenzione per le perenni è fondamentale: essa si svolge in due momenti, quello della divisione e quello della pulizia.
La divisione delle perenni va effettuata ogni paio d'anni. L'inverno, tra fine novembre e fine marzo, è il momento migliore per praticarla. 
La divisione si effettua dissotterrando la pianta e divaricando la zolla così ottenuta facendo leva con due forconi (o le mani, se la zolla è piccola). A questo punto si elimina la parte centrale della perenne, quella caratterizzata da radici scure, cioè vecchie e quindi più soggette a marciumi. Le radici nuove sono invece di un bel colore bianco.
Per dividere le perenni non si utilizza la pala perché taglia di netto le radici: i forconi, al contrario le separano.
La divisione è utilissima perché permette alla pianta di creare del nuovo apparato radicale e l'eliminazione delle radici vecchie diminuisce la possibilità di insorgenza di marciumi. Tramite la divisione, naturalmente, non solo si migliora la salute della pianta, ma la si moltiplica.
Altra azione importante per la salute delle perenni è la loro pulizia a seconda del periodo di fioritura. E' innanzitutto consigliata l'eliminazione dello sfiorito nel periodo vegetativo per stimolare  una seconda fioritura e non far spendere alla pianta tutte le proprie energie nella formazione dei semi.
L'eliminazione dello sfiorito è consigliata anche per le perenni a fioritura unica: essa, infatti, talvolta stimola una leggera rifiorenza. La pianta, inoltre, non spreca energie per andare a seme e si allarga maggiormente.  

- Alcuni esempi 

- Lavanda: dopo la fioritura bisogna tagliare via il fiore ed il 50% del ramo corrispondente, lasciando una gemma. E' importante eliminare l'eccesso di rami interni per arieggiare l'arbusto.  
Piante come la Perowskia e la Lavanda non si possono dividere ma si propagano facilmente per talea in vaso. Le talee che fanno più passaggi in vasi dalle dimensioni crescenti sono più robuste.

Perowskia: la perowskia non va divisa. Dopo la prima fioritura bisogna effettuare un taglio basso, come per la lavanda.


- Graminacee: a fine inverno generalmente vanno tagliate a 2/3 cm da terra. 
Per la Stipa, invece, l'eliminazione del vecchio fogliame va effettuata pettinandola.


C. LE INFESTANTI


Per quanto riguarda la questione delle piante infestanti, esse si possono ridurre utilizzando teli ricoperti di lapillo o ghiaie miste. La corteccia, invece, rende il terreno sotto il telo troppo umido, lo acidifica e, a differenza di lapillo o ghiaia, con la pioggia non restituisce nessun minerale utile alle piante. 
Quando si impianta un giardino sarebbe utile lasciare il terreno libero per un paio d'anni proprio al fine di capire quali sono le infestanti presenti ed effettuare dei trattamenti ad hoc. Da evitare nella preparazione del terreno è l'utilizzo di frese, che, sminuzzando le infestanti, non le eliminano ma al contrario ne creano tante piccole talee.
Esistono molte perenni infestanti, come la menta e le viole. Questa loro caratteristica può essere molto vantaggiosa. Queste piante, infatti, sono abbastanza vitali da poter competere con le infestanti: concordo con il signor Priola che è meglio avere il giardino infestato da piante carine che si sono scelte che da infestanti qualsiasi, di brutto aspetto. L'utilizzo di perenni infestanti, quindi, in un certo senso può diventare un modo per combattere quelle "selvatiche".

D. IRRIGAZIONE


Premesso che le piante dei giardini normalmente muoiono più facilmente per eccesso che mancanza d'acqua, l'irrigazione manuale per i piccoli giardini è solitamente sufficiente: un sistema di irrigazione automatica può essere utile come soluzione d'emergenza, in caso di prolungate assenze da casa. L'irrigazione a pioggia è quella che ci è stata meno consigliata.

Diversa è la questione per terrazzi e serre, che hanno esigenze diverse rispetto ai giardini. 

Geranium sanguineum Elsbeth

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