Tappa immancabile per chi visita Londra è la favolosa abbazia di Westminster, giusto accanto al Parlamento e al Big Ben. Ecco l'immagine solenne che se ne ha solitamente:
L'abbazia di Westminster |
Alcuni giorni la settimana si possono visitare anche due piccoli giardini dell'abbazia non compresi nella visita standard: non me li sono fatta sfuggire, naturalmente!
Si tratta di due piccoli isole di pace e silenzio in mezzo al traffico cittadino! Visitarli impegna poco tempo e aiuta a rilassarsi dopo una lunga giornata di visite a musei e monumenti della città !
Parole d'ordine di questi angoli verdi? Semplicità , naturalezza e allo stesso tempo ordine e rigore!
Per prima cosa ci si imbatte in un piccolo chiostro con una fontana in centro circondato da rampicanti, bossi, ortensie, felci, altee ed altre perenni adatte al clima inglese, vale a dire le perenni più belle, quelle che nel mio giardino durano il tempo di una stagione se mi va bene!
Dal chiostro si accede al giardino più grande delimitato da mura di mattoni e costituito principalmente da un grande prato all'inglese dominato da due giganteschi platani dai quali cominciavano a cadere le foglie, che venivano sospinte nell'aria dal vento: l'archetipo dell'autunno!
Tra le foglie degli alberi lungo le mura si possono ammirare emergere le guglie del Parlamento...
Lungo le mura si trovava anche una pianta rampicante con dei fiori di un viola delicatissimo a campanella di cui non conosco il nome, di cui mi sono innamorata... Dovrò scoprire il suo nome, anche se dubito che sia adatta al clima italiano!
Chicca finale, un piccolo giardino delle erbe piastrellato, con le aiuole delimitate da rami intrecciati! Ho provato anch'io a casa a costruire questo tipo di bassa recinzione con risultati disastrosi, purtroppo! Problema di materiale? Problema di manualità ? Un misto di entrambe le cose? Chissà ! Però mi è venuta voglia di riprovarci!
Quest'anno ho attuato un cambiamento piuttosto radicale, che ponderavo da parecchio tempo: l'eliminazione di una fila di sei rose ht, due bianche, due gialle e due rosse.
Avevo piantato quelle rose in occasione del rifacimento del giardino del 2004. In quell'occasione questo mix psichedelico di colori mi era sembrato favoloso ma dopo aver imparato a conoscere nuove piante e aver iniziato a osservare giardini in internet, i miei gusti sono cambiati radicalmente... Ora preferisco i contrasti di colore meno netti e, soprattutto, non sopporto il portamento rigido, le dimensioni pacchiane dei fiori e la mancanza di foglie alla base che contraddistinguono le rose ht che avevo scelto allora.
La rimozione di queste rose è stata preceduta dall'eliminazione (a malincuore) di altre due piante: si trattava di due meravigliosi cespugli di lavanda che a causa di una forte nevicata avevano perso la loro forma tondeggiante ed erano diventati assolutamente antiestetici.
Avevo piantato quelle rose in occasione del rifacimento del giardino del 2004. In quell'occasione questo mix psichedelico di colori mi era sembrato favoloso ma dopo aver imparato a conoscere nuove piante e aver iniziato a osservare giardini in internet, i miei gusti sono cambiati radicalmente... Ora preferisco i contrasti di colore meno netti e, soprattutto, non sopporto il portamento rigido, le dimensioni pacchiane dei fiori e la mancanza di foglie alla base che contraddistinguono le rose ht che avevo scelto allora.
La rimozione di queste rose è stata preceduta dall'eliminazione (a malincuore) di altre due piante: si trattava di due meravigliosi cespugli di lavanda che a causa di una forte nevicata avevano perso la loro forma tondeggiante ed erano diventati assolutamente antiestetici.
Ottobre è un mese in cui si può ancora trascorrere molto tempo in giardino: nel mio regna una certa confusione, fatta di arbusti cresciuti a dismisura, con rami ormai più simili a liane impazzite.
La rosa Golden Celebration si è allungata all'interno della chioma del ciliegio che la affianca facendone fare capolino all'esterno, verso la strada, due splendide corolle gialle.
La rosa Kathleen cerca spazio oltre l'archetto che le è stato assegnato e si pavoneggia con una vera e propria corona di bacche arancioni.
La chinensis mutabilis continua a fiorire e con i suoi petali rosa e arancio va a far pendant con i melograni dell'albero poco lontano e con le bacche delle nandine che iniziano ora a prendere colore.
Il protagonista del giardino in questo momento dell'anno è proprio il piccolo albero di melograno carico di frutti tra il giallo, l'arancione e il rosa:
In questo insieme selvaggio anche le erbacce hanno una loro poesia: riempiono i vuoti e uniformano le aiuole rendendole un vero e proprio nastro verde scuro che contorna il prato appena tagliato. Il verde è ancora il il colore dominante ma gli alberi dei vicini sullo sfondo aggiungono un tocco di più autunnale giallo all'insieme.
Un po' nascosti alla vista dalle ortensie anche due limoni in vaso scoprono i loro frutti ancora acerbi: il loro verde acido contrasta piacevolmente con il rosa antico del parete retrostante.
Io e la mia aiutante oggi non abbiamo proprio voglia di fare niente, se non guardarci intorno e goderci quest'atmosfera selvaggia e pacata insieme.
Stamattina, mentre attraversavo il giardino per recuperare l'automobile e andare al lavoro, mi sono bloccata: mi ero resa improvvisamente conto, infatti, dell'armonia di colori e forme tra i fiori di Rosa chinensis mutabilis e i frutti di melograno!!
Me ne sono stata lì in mezzo impalata ad annuire da sola per diversi secondi con in testa una favolosa visione del grande cespuglio di rose sotto l'albero carico di frutti...
La Rosa chinensis mutabilis e il melograno sono due piante di grande effetto ma sempre difficili da collocare accanto alle altre per via delle tinte forti e cangianti dei loro fiori e dei loro frutti: proprio per questo mi sento particolarmente orgogliosa di questa "scoperta"!
La Rosa chinensis mutabilis e il melograno sono due piante di grande effetto ma sempre difficili da collocare accanto alle altre per via delle tinte forti e cangianti dei loro fiori e dei loro frutti: proprio per questo mi sento particolarmente orgogliosa di questa "scoperta"!
Per ora posso vedere realizzato questo connubio solo qui, virtualmente, ma secondo me funzionerebbe molto bene anche nella realtà ! Si tratta di un accostamento che prima di oggi avrei forse ritenuto ardito: adesso, al contrario, lo trovo vincente, specialmente per questo periodo dell'anno!
In questo momento il mio giardino è ancora piuttosto animato!
Ho fatto un veloce giro di fotografie per immortalare i protagonisti di questo fine mese! Eccoli!
Parte alta dell'archetto sul quale si arrampica la rosa Kathleen: è un'esplosione di bacche arancioni! |
Clair Matin |
Geranium grandiflorum Johnson's Blue comprato quest'anno: insieme a lui avevo comprato due Geum, morti entrambi!!! |
Phyllis Bide |
Tanacetum parthenium |
Grace |
Golden Celebration |
Rosa chinensis mutabilis |
Rival de Paestum |
White Meidiland |
Jude the Obscure |
Il vecchio glicine in fiore la scorsa primavera |
Ciò che resta del glorioso glicine di casa |
Il glicine è stato tagliato in tre riprese finché non ne è rimasto che quello che si vede nella seconda fotografia...
Ho immortalato la fase intermedia del taglio per dovere di cronaca, ma tale era l'amarezza del momento che non mi sono nemmeno accorta di avere un dito davanti all'obiettivo!
Che strazio vedere questo grande vuoto dove c'è stata per un ventennio un'alta boscaglia! La casa sembra perfino nuda senza il suo vecchio compagno! Non riesco ancora a farci l'abitudine!
E la primavera? Non sarà più la stessa senza i grappoli viola del vecchio, amatissimo glicine! R. I. P.!!!
Il grande vuoto... |
Oggi ho notato questo bellissimo abbinamento in un vaso sul terrazzo e lo voglio condividere!
Si tratta di un accostamento molto delicato tra piante di altezza contenuta (tra i 5 e i 10 cm): ciclamini e Sedum sieboldii (o, almeno, io lo ho identificato così).
I ciclamini sono in quel vaso da sempre, mentre il Sedum ci è capitato di recente: qualche anno fa, dopo un forte temporale, la pianta madre, che si trova in un altro vaso, aveva perso diversi "rami" a causa del vento e così abbiamo provato a infilare qualcuna delle parti tranciate nel vaso dei ciclamini! Un insperato successo!
Il colore bluastro delle foglie del Sedum riprende quello delle venture delle foglie a cuore dei ciclamini. Il vecchio vaso di terracotta in cui si trovano è secondo me perfetto per enfatizzare l'aspetto rustico di questo abbinamento.
I Sedum sono piante forse meno appariscenti di altre ma straordinarie per il terrazzo perché prosperano in vaso, non si ammalano mai e possono essere lasciati all'aperto d'inverno. Ne esistono moltissime varietà e in molti colori sia per quanto riguarda i fiori, che vanno dal giallo, al rosso, al rosa al bianco, sia per quanto riguarda le foglie, che possono essere verdi, bluastre, rosse o variegate. E' un universo che vale sicuramente la pena di esplorare!
Riprenderò di certo l'argomento prossimamente! Il lavoro chiama e io non posso assolutamente ignorare i miei sacri doveri!
Ecco tre rose fedelmente rifiorenti nel mio piccolo giardino in luglio!
1. Rosa Grace
2. Rosa White Meidiland
3. Rosa Pierre de Ronsard
In questo periodo il giardino langue di colori: è tutto concentrato nel regno di mia madre, il terrazzo! Lei adora i classici gerani e i pelargoni ricadenti dai colori accesi, che cura devotamente con innaffiature e concimazioni regolari!
Onore al merito: il risultato non è per niente male!
In più quest'anno ci sono anche le nuove ortensie, che rendono lo spazio più intimo e romantico! Le adoro quando i fiori invecchiano e assumono questi colori verdi/ marroni!
L'insieme mi piace molto!
L'interno del terrazzo con (in ordine sparso) Pelargoni, Ortensie, Dracena, Liquirizia e Sedum |
I Pelargoni ricadono morbidamente verso il basso ricoprendo per intero la ringhiera del terrazzo |
Spesso si dice che le Banksiae sono rose dalla crescita esuberante: è proprio vero! Stamattina affacciandomi dalla finestra ho riguardato la mia lutea dopo un paio di mesi e ho dovuto sbarrare gli occhi!
Ecco l'evoluzione della mia Banksiae lutea dal 2010 a oggi: che piovra!
Eccola ai primi di aprile del 2010, quand'era ancora una giovane e timida talea composta da due rami in croce che non aveva ancora mai fiorito!
Fioritura del 2011:
rispetto all'anno precedente sono stati fatti dei passi avanti, ma la rosa è ancora tutta lì...
rispetto all'anno precedente sono stati fatti dei passi avanti, ma la rosa è ancora tutta lì...
Fioritura del 2012:
l'aumento delle dimensioni della pianta rispetto al 2011 è piuttosto notevole! La lunghezza dei rami è raddoppiata!
Due e mesi e mezzo dopo la rosa è così! Da notare il numero impressionante di nuovi rami lunghi che ha emesso!
Mi aspetto grandi cose dalla fioritura 2013!!!
La mia Clematis Warszawska Nike |
L'universo delle clematis non è meno variegato di quello delle rose: le possibilità di scelta sono notevoli e di conseguenza anche le difficoltà nel muoversi in questo intricato labirinto floreale....
C'è un articolo sulle clematis che per completezza è secondo me il migliore in assoluto (ecco il link); lungi dal voler competere farò un riassuntino che mi potrà essere utile per eventuali nuovi acquisti!
Io ho posseduto quattro tipi di clematis: una Ville de Lyon, una Warszawska Nike, una Nelly Moser e una montana rubens. Quest'ultima è morta improvvisamente a pochi mesi di distanza da quando la ho piantata: ci sono rimasta molto male perché era cresciuta un sacco e aveva fatto tantissimi fiori! Poi, letteralmente da un giorno all'altro, si è seccata completamente e in maniera irrecuperabile. La Ville de Lyon e la Nelly Moser si arrampicano su un archetto la prima e su un basso graticcio la seconda. La Warszawska Nike, infine, è quasi invisibile dietro la gigantesca rosa Golden Celebration e cresce libera un po' strisciando e un po' arrampicandosi sui rami più bassi della rosa.
Al mio primo approccio con le clematis, dopo aver scoperto la loro suddivisione in tre gruppi in base al loro periodo di fioritura, mi sono chiesta: che tipo di corolla può avere una clematis? Quali colori ci sono a disposizione?
Di seguito, dopo un'inquadratura generale sui tre gruppi nei quali si suddividono le clematis, risponderò a queste domande per principianti come me!
C'è un articolo sulle clematis che per completezza è secondo me il migliore in assoluto (ecco il link); lungi dal voler competere farò un riassuntino che mi potrà essere utile per eventuali nuovi acquisti!
Io ho posseduto quattro tipi di clematis: una Ville de Lyon, una Warszawska Nike, una Nelly Moser e una montana rubens. Quest'ultima è morta improvvisamente a pochi mesi di distanza da quando la ho piantata: ci sono rimasta molto male perché era cresciuta un sacco e aveva fatto tantissimi fiori! Poi, letteralmente da un giorno all'altro, si è seccata completamente e in maniera irrecuperabile. La Ville de Lyon e la Nelly Moser si arrampicano su un archetto la prima e su un basso graticcio la seconda. La Warszawska Nike, infine, è quasi invisibile dietro la gigantesca rosa Golden Celebration e cresce libera un po' strisciando e un po' arrampicandosi sui rami più bassi della rosa.
Al mio primo approccio con le clematis, dopo aver scoperto la loro suddivisione in tre gruppi in base al loro periodo di fioritura, mi sono chiesta: che tipo di corolla può avere una clematis? Quali colori ci sono a disposizione?
Di seguito, dopo un'inquadratura generale sui tre gruppi nei quali si suddividono le clematis, risponderò a queste domande per principianti come me!
A) Scegliere la propria clematis: il gruppo di appartenenza
Le clematis non solo hanno una grande varietà di forme e dimensioni, ma anche periodi di fioritura diversi. E' utile quindi non limitarsi a scegliere la propria clematis in base al colore e alla forma, ma sapere anche a quale gruppo essa appartenga per essere certi che siano le più adatte alle esigenze del proprio giardino.
- Gruppo 1
* Periodo di fioritura: fioriscono in primavera o nel tardo inverno e hanno fiori di piccole dimensioni.
* Potatura: dopo la fioritura si eliminano i rami di troppo nel caso la pianta di sia sviluppata eccessivamente.
- Gruppo 2
* Potatura: fioriscono sia sul legno vecchio che su quello nuovo. Quando iniziano a ingrossarsi le gemme si taglia fino alle prime due vigorose.
- Gruppo 3
* Potatura: fioriscono sui rami dell'anno, perciò si potano all'altezza delle prime due gemme che escono dal terreno.
B) Le forme
A) Grandi fiori:
Ormai si trovano spesso anche nei supermercati e nei piccoli garden center, ma le clematis non sono solo questo!
Clematis Carnaby (Foto: Vivaio "La Campanella") |
B) Quattro petali:
La Clematis montana rubens mi è rimasta nel cuore! Magari ci riproverò!
La mia Clematis Montana Rubens (defunta) |
Bellissime ma si vedono così poco in giro, purtroppo!
Clematis a fiore doppio Arctic Queen (Foto: vivaio Anna Peyron) |
D) A campanella/tulipano:
Favolose! Ne devo avere una, prima o poi! Le campanelle hanno forme diversissime tra loro! Sembrano i fiori delle illustrazioni dei libri di fiabe!
Clematis Addison (Foto: vivaio Anna Peyron) |
Clematis fasciculiflora (Foto: vivaio Anna Peyron) |
Clematis texensis Pagoda (Foto: vivaio Anna Peyron) |
C) I colori
La varietà di colori delle clematis è sterminata: è quindi possibile trovare quella giusta da accostare a qualsiasi altra pianta o a qualsiasi muro colorato: ecco qualche esempio!
A) BIANCO: per chi ama i fiori dal fascino un po' glaciale...! La clematis a fiori doppi della foto qui sotto, con quei tocchi di verde acido e viola scuro, è una delle mie preferite!
B) ROSA: nonostante in generale io non ami il rosa, non posso negare che questo colore in giardino non può mancare! La clematis Nelly Moser, con i suoi colori da lecca lecca, è stata uno dei miei primi acquisti! Clematis florida Sieboldii (Foto: vivaio "La Campanella") |
Clematis a fiore doppio Josephine (Foto: vivaio Anna Peyron) |
La mia Clematis Nelly Moser |
C) GIALLO: ho scoperto che esistono clematis gialle durante la tappa al Dunvegan Castle di un viaggio in Scozia, dove mi sono innamorata di questa clematis qui sotto: giallissima! Credo sia una texensis! Me la vedrei bene a casa anche questa...
Clematis che ho fotografato nei giardini del castello di Dunvegan, in Scozia |
Clematis Madame Julia Correvon (Foto: vivaio Anna Peyron) |
La mia Clematis Ville de Lyon |
Clematis a fiore doppio Multiblue (Foto: vivaio Anna Peyron) |
F) VIOLA: un po' più dark! Anche questo dove lo metti, sta!
Clematis Etoile Violette (Foto: vivaio Anna Peyron) |
D) Il momento più importante per una clematis? L'impianto!
Queste sono le cose importantissime da ricordare!
1) Buca di impianto bella grande (50 x 50 x 50 cm) con cocci, lapilli o simili sul fondo (per evitare ristagni idrici), letame mescolato al terreno del fondo e terreno molto morbido come riempimento;
2) Prevedere che la base della pianta stia all'ombra e la parte alta al sole!
Da notare che l'unica clematis che non ho piantato così con cura è proprio quella morta, accidenti a me! Era anche la più bella...