Una passeggiata in un altro giardino storico: il parco e il labirinto di Villa Pisani
13:58Il parco di Villa Pisani a Stra, sulla riviera del Brenta, è molto famoso e ha anche vinto (nel 2008) il premio come parco più bello d'Italia. Occupa 11 ettari ed è cintato da mura con aperture che permettevano di vedere all'esterno il Brenta. Il parco fu progettato da Gerolamo Frigimelica de' Roberti ancor prima della villa e si ispira piuttosto chiaramente ai giardini di Versailles di Andrè Le Nôtre.
Il sito internet della Villa è ricco di foto magari più esplicative, ma io ho pensato di inserire qui di seguito le immagini dei particolari del parco che mi hanno più colpita durante la visita...
Per iniziare... Uno sguardo verso le scuderie |
Il parterre centrale e le scuderie viste dall'interno della villa |
Nelle vasche non potevano mancare le ninfee... |
L'erba ancora da tagliare punteggiato da fiorellini gialli che oscillano al vento offre uno spettacolo meno formale ma non per questo privo di fascino |
L'ESEDRA
L'esedra è un padiglione risalente sempre al Settecento che si trova al centro di sei viali prospettici, ma io ho amato soprattutto le pergole di glicini in fiore che la affiancano...
Una delle due gallerie ricoperte di glicini che affiancano l'esedra |
Una delle due gallerie ricoperte di glicini che affiancano l'esedra; la bordura è di Iris japonica |
Interno della galleria con i suoi splendidi giochi di ombre |
Un Iris di colore rosa sfumato e Iris japonica presenti nelle bordure vicino all'esedra |
Un'estremità dell'esedra vista dal coffee house |
IL BOSCHETTO
Il boschetto, che è situato a ovest delle scuderie, è più recente del resto del parco: fu terminato infatti nel 1820. L'atmosfera è qui molto più raccolta, anche grazie all'intrico della vegetazione che non permette di vedere il resto del parco. Risale al 1839 la ghiacciaia che si trova all'interno, mimetizzata in una montagnola dalla quale spuntano grandi busti in pietra: davvero scenografici!
Un sentiero si addentra nel boschetto dalla sommità della ghiacciaia |
Uno dei busti in pietra all'interno del bosco |
Un altro busto, stavolta barbuto |
Sempre più immersi nel verde... |
Si arriva a sorpresa a un delizioso piccolo gazebo con la cupola in ferro battuto! |
IL LABIRINTO
Il labirinto e i suoi echi letterari sono i motivi per i quali ho desiderato visitare Villa Pisani: è qui, infatti, che è ambientata una parte del romanzo "Il Fuoco" di Gabriele D'Annunzio. Lo scrittore per scrivere questo romanzo trasse ispirazione dalla sua relazione tormentata con la chiaccheratissima Eleonora Duse, una delle attrici italiane più famose e importanti della fine dell'Ottocento e dell'inizio del Novecento.
Il labirinto di siepi di carpino e bosso è stato progettato nel 1720 da Gerolamo Frigimelica ed è uno tra quelli meglio conservati in Europa. Quando i nobili erano in villeggiatura faceva da sfondo a giochi e... avventure amorose!
Si potrebbe pensare che il percorso sia molto semplice, in realtà giungere alla meta occuperà un po' di tempo! Al centro del labirinto si trova una torretta, alla cui sommità è posta la statua di Minerva, dea della Ragione e protettrice di tutte le arti. Le siepi sono potate e accudite con cura, come si vede dalle foto.
Aggirarsi in silenzio tra le mura di foglie trasporta indietro nel tempo, sembra di sentire il frusciare degli abiti delle dame del Settecento inseguite dai loro cicisbei! L'importante è cercare di evitare di andarvi a passeggiare se c'è già qualche scolaresca: le urla scalmanate degli studenti rovinano del tutto l'atmosfera!!! Meglio attendere che si allontanino facendo un giro per il resto del parco o visitando l'interno della villa!
Il labirinto di siepi di carpino e bosso è stato progettato nel 1720 da Gerolamo Frigimelica ed è uno tra quelli meglio conservati in Europa. Quando i nobili erano in villeggiatura faceva da sfondo a giochi e... avventure amorose!
Si potrebbe pensare che il percorso sia molto semplice, in realtà giungere alla meta occuperà un po' di tempo! Al centro del labirinto si trova una torretta, alla cui sommità è posta la statua di Minerva, dea della Ragione e protettrice di tutte le arti. Le siepi sono potate e accudite con cura, come si vede dalle foto.
Aggirarsi in silenzio tra le mura di foglie trasporta indietro nel tempo, sembra di sentire il frusciare degli abiti delle dame del Settecento inseguite dai loro cicisbei! L'importante è cercare di evitare di andarvi a passeggiare se c'è già qualche scolaresca: le urla scalmanate degli studenti rovinano del tutto l'atmosfera!!! Meglio attendere che si allontanino facendo un giro per il resto del parco o visitando l'interno della villa!
Il labirinto e la torretta centrale visti dalle mura di cinta della villa |
La torretta con la sua scala a spirale |
Il labirinto visto dall'alto della torre |
Il labirinto visto dall'alto della torre e sullo sfondo una delle gallerie di glicini che conducono all'esedra |
IL COFFEE HOUSE E ALTRI ANGOLI DEL PARCO
Il Coffee House è un piccolo padiglione quadrato dalla forma simile a quella di un tempietto situato su una collinetta circondata da un anello d'acqua e serviva a far godere dell'aria fresca i villeggianti nei giorni più caldi. La frescura proveniva dal pavimento, sotto il quale era collocata una ghiacciaia: ingegnoso!
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