Il Lathyrus odoratus (pisello odoroso): giardinieri, armatevi di impegno e fermezza!

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Il Lathyrus odoratus superstite  nel mio giardino

Il Lathyrus odoratus, altrimenti detto pisello odoroso, è stato per lungo tempo un mio cruccio. I fiori e le piante che preferisco sono quelle dal sapore un po' retro',  un po' vecchio stile: il Lathyrus odoratus non poteva non affascinarmi! Era uno dei fiori più in voga in età vittoriana, con tanto di gare di bellezza come per le rose! 
Nessun vivaio, naturalmente, vende piantine di pisello odoroso quindi chi ne vuole avere deve arrangiarsi con i semi. I semi in mix si trovano piuttosto facilmente nei garden center ma il problema è farli germinare! 
Io ci sono riuscita al terzo tentativo, ovvero dopo tre anni, e quei semi li ho coccolati e vezzeggiati come (anzi più che) se fossero stati dei bambini... Quell'anno sono stata ripagata da una sfilza di piselli odorosi di tutti i colori: dal bianco al rosa confetto, dal fucsia al bordeaux. 
Negli anni successivi mi è mancata la pazienza di raccogliere i semi che questi primi piselli avevano prodotto per moltiplicarli di persona e ho lasciato che la natura facesse il suo corso. Quest'anno, infine, di piantine ne sono nate proprio poche, ma fortunatamente sono del colore che preferisco per questi fiori, il bordeaux! Oggi ho quindi raccolto i loro semi e li ho sigillati: pronti per essere moltiplicati pazientemente quest'autunno e la prossima primavera!
"Ispirata" da questo piccolo evento scrivo qualche appunto sui piselli odorosi, una delle mie due piante annuali preferite (l'altra è il nasturzio, per la cronaca)!

  
                       Il pisello odoroso più strano che ho avuto è questo, che era tigrato:                                 purtroppo non ne ho raccolto i semi!!!


CARATTERISTICHE

Il pisello odoroso è un'annuale rampicante appartenente alla stessa famiglia dei piselli, le Fabaceae. 
Può arrivare ai 150-180 cm di lunghezza e produce fiori a forma di farfalla riuniti in grappoli di colori molto vari.  


ESIGENZE

Innanzitutto bisogna trovare per lui il posto giusto: il Lathyrus odoratus è esigente! Gradisce i terreni ricchi e ama essere innaffiato regolarmente ma teme l'umidità;  preferisce essere posizionato al sole ma  avere la base ombreggiata nelle ore più calde del giorno! 


Altro colore che ho perduto.

MOLTIPLICAZIONE

PREPARAZIONE DEL SEME
Prima di interrarli i semi vanno preparati: senza farlo non mi è mai nata una pianta! 
I sistemi che si possono adottare sono diversi:
1. Tenere i semi in ammollo qualche ora prima di seminarli e piantare i semi che si sono gonfiati (è il metodo che ho scelto io);
2. Praticare una piccola incisione dalla parte opposta all'occhio di ciascun seme (che sarebbe il punto in cui il seme era attaccato al baccello);
3. Grattare con la carta vetrata la parte opposta all'occhio del seme ;
4. Tenere i semi tra due fogli bagnati di carta da cucina.
Sì: basterebbe la partenza impegnativa di quest'avventura a far desistere gli aspiranti giardinieri più irrequieti, ma se si riesce a portare pazienza una volta, per qualche anno si potrà vivere di rendita; il Lathyrus odoratus, infatti, si autosemina in maniera soddisfacente... io sto rimanendo a corto di piantine dopo almeno  quattro anni di mancanza di cure!


I piselli appena spuntati e la base del wigwam che avevo preparato
per loro qualche anno fa

- QUANDO SEMINARE
Il momento migliore per seminare il Lathyrus odoratus è l'inizio dell'autunno: in questo caso si semina in vasetti (tre semi per ciascun vasetto) che vanno innaffiati regolarmente e tenuti riparati fino al trapianto in primavera. 
Io ci proverò, ma certamente procederò anche con la semina primaverile in piena terra... Del resto, nonostante sia meno consigliata, è proprio la semina primaverile quella che mi è riuscita l'ultima volta! Squadra che vince non si cambia! 

Lathyrus odoratus e Ortensie


- LA SCELTA DEL SUPPORTO
I piselli odorosi si possono far crescere a filari o a cespuglio e in base a questo si procederà diversamente con la cimatura e la potatura dei loro fusti: lo spiegano benissimo in questo articolo sui piselli odorosi, che è stata la mia guida. 
E' molto importante che i piselli abbiano fin da subito un sostegno sul quale arrampicarsi: avendo scelto di far crescere i miei piselli a cespuglio, io avevo creato delle piccole piramidi di rami che si chiamano wigwam: purtroppo ho trovato solo una foto "d'epoca" piuttosto brutta! In realtà i miei wigwam erano graziosissimi, ma dopo che si sono rotti non li ho più ricostruiti! Sono diventata pigra!


Un mio wigwam nel 2007



- DOPO LA GERMINAZIONE
Non appena si formano tre coppie di foglie vere le piantine vanno cimate. Se cimate regolarmente le piantine cresceranno più piene, più compatte mentre lasciate a se stesse si svilupperanno soprattutto in altezza e produrranno meno fiori (è quello che è successo ai miei ultimi esemplari). I rami si potranno poi guidare sul supporto con della rafia




LE MIE CONCLUSIONI
Come ho già detto, i piselli odorosi sono una delle mie annuali favorite, perciò non posso che parlarne bene! 
Potrebbe distogliere dall'inserirli nel proprio giardino il fatto che sono un po' impegnativi da far germinare e guidare sui supporti, ma la loro forma, i colori delicati, i viticci che rendono le piante così ariose sia in terra che nelle composizioni floreali valgono bene lo sforzo! Inoltre si tratta di piante poco diffuse e che, di conseguenza, rendono il proprio giardino unico e speciale! 
L'unico altro problema dei piselli odorosi è che la base a fine fioritura si secca e diventano bruttini da vedere: io ho risolto il problema lasciandoli in secondo piano nell'aiuola, in modo da mascherare il seccume!


I piselli odorosi si trovano bene anche in vaso: eccoli qui  con delle rose rosse!

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