Giardini storici andalusi (Seconda parte): Casa de Pilatos a Siviglia
16:06
Siviglia è un paradiso per gli amanti di arte, storia e cultura. E' difficile elencare in poche righe tutte le sue meraviglie: il quartiere ebraico con le sue vie acciottolate, le piazzette con fontane e alberi carichi di arance, i localini tradizionali che offrono decine di tipi diversi di tapas, l'Alcazar con i suoi palazzi e giardini, l'immensa Plaza de Espana, il moderno Metropol Parasol dai tetti a forma di fungo...
Come al solito mi concentrerò su un giardino, quello della Casa de Pilatos.
Il palazzo, ancora abitato dai proprietari, si trova a pochi passi dell'Albayzìn, il quartiere ebraico di Siviglia, esattamente dove si trovava la strada principale della città in epoca romana, il decumano massimo.
Il palazzo nacque alla fine del Quattrocento e fu ampliato nei secoli seguenti attraverso l'acquisizione di terreni ed edifici circostanti da parte dei proprietari, gli Enriquez de Ribera.
Nel XVI secolo, sotto l'influsso dell'architettura rinascimentale italiana, il palazzo subì le modifiche più
rilevanti. Alcuni rimaneggiamenti di gusto romantico risalgono, infine, a metà dell'Ottocento. Gli stili che si fondono nel palazzo, quindi, sono quello gotico-mudéjar, quello rinascimentale e quello romantico.
L'ingresso immette in un imponente patio in stile mudéjar con al centro una grande fontana coronata dalla testa bifronte di Giano. Fin da subito stile arabo e rinascimentale si mischiano in maniera elegante e armoniosa. Il patio è formato da due ordini di archi sovrapposti tanto decorati da sembrare merletti. Al piano terra la zona inferiore delle pareti è ricoperta da azulejos dai minuscoli ed elaborati motivi geometrici; al di sopra degli azulejos si trovano ventiquattro nicchie contenenti i busti dei più importanti personaggi della storia romana.
Il palazzo nacque alla fine del Quattrocento e fu ampliato nei secoli seguenti attraverso l'acquisizione di terreni ed edifici circostanti da parte dei proprietari, gli Enriquez de Ribera.
Nel XVI secolo, sotto l'influsso dell'architettura rinascimentale italiana, il palazzo subì le modifiche più
rilevanti. Alcuni rimaneggiamenti di gusto romantico risalgono, infine, a metà dell'Ottocento. Gli stili che si fondono nel palazzo, quindi, sono quello gotico-mudéjar, quello rinascimentale e quello romantico.
L'ingresso immette in un imponente patio in stile mudéjar con al centro una grande fontana coronata dalla testa bifronte di Giano. Fin da subito stile arabo e rinascimentale si mischiano in maniera elegante e armoniosa. Il patio è formato da due ordini di archi sovrapposti tanto decorati da sembrare merletti. Al piano terra la zona inferiore delle pareti è ricoperta da azulejos dai minuscoli ed elaborati motivi geometrici; al di sopra degli azulejos si trovano ventiquattro nicchie contenenti i busti dei più importanti personaggi della storia romana.
Oltre il patio principale si trova il giardino. Il giardino, racchiuso tra alte mura ricoperte da rampicanti, si divide in varie stanze.
La prima è caratterizzata da una colonna posta al centro di aiuole formali circondate da bossi topiati contenenti piccoli alberi.
Subito a sinistra di questa stanza si trova la successiva, il cui punto focale è costituito da una lunga fontana. Lungo i bordi rialzati della vasca sono disposti vasi di rose nei toni del porpora... La realistica statua in bronzo del piccolo Ercole gioca con l'acqua che fuoriesce dal rubinetto a forma di testa di satiro.
Di fronte alla fontana una parete foderata da azulejos ricoperta da una fitta rampicante nasconde l'ingresso a una piccola stanza dal tetto terrazzato. Al suo interno si trovano sculture a tema mitologico.
L'accostamento tra il verde e il rosso delle piante e il giallo del palazzo con i suoi archetti sovrapposti è secondo me raffinatissimo. Stile arabo ed europeo continuano a compenetrarsi delicatamente.
La seconda parte dei giardini è altrettanto affascinante.
Il giardino è circondato da edifici di stili, colori e altezze ancora più diverse, che tuttavia si armonizzano perfettamente: un candido portico rinascimentale dagli alti archi con nicchie e medaglioni contenenti statue di divinità affianca un semplice edificio merlato caratterizzato dal colore rosso acceso... Qua e là compaiono terrazzi ombreggiati da rigogliose pergole e decorati da vasi di terracotta .
Un'altra ala del palazzo con al piano inferiore un portico decorato da azulejos nei toni del blu è affiancata da un edificio dalle pareti completamente ricoperte da piastrelle colorate bianche e gialle...
Al centro del giardino, sempre in stile formale, si trova una fontana. Le basse siepi di bosso ricreano disegni geometrici in cui stavolta prevalgono le forme curve.
Le aiuole sono riempite con iris e lavanda, purtroppo già sfiorite al momento della mia visita. Aranci di diverse altezze modellati a forma di mezza sfera o a sfera completano e movimentano lo schema. Alcuni alberi di dimensioni più grandi, infine, ombreggiano gli angoli del grande spiazzo.
Quello della Casa de Pilatos è uno dei giardini andalusi che ho preferito perché accostamenti di essenze e colori possono essere d'ispirazione anche per i nostri giardini! Il mio abbinamento preferito? Proprio quello che ho tenuto per ultimo! Bosso, iris e lavanda!!!
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