Non amo potare severamente le rose perché ho imparato a farlo da sola e di conseguenza non sono mai sicura al cento per cento del mio metodo e del risultato finale. Proprio per questo preferisco avere il dubbio di aver lasciato le mie piante più rigogliose del necessario piuttosto che il contrario: ho un blocco nei confronti dei tagli drastici!
Il caro giardiniere Luigino, che ogni anno viene a potare gli alberi del giardino, quindi, è la mia nemesi: anche quest'anno, come del resto ogni anno, ha pensato di aggiustare un paio di mie potature a suo parere indecise... Ingenuamente gli ho chiesto di eliminare dalla Paul's Scarlet Climber un ramo molto grosso e poi sono me ne sono andata via! Libero di agire indisturbato, con la scusa di quel ramo mi ha rasato a zero non solo la Paul's Scarlet, ma anche la vicina Phyllis Bide. Ha detto di riferirmi che secondo lui avevano bisogno di essere rinnovate... Io ho fatto mezzo infarto... E dire che ci avevo messo una settimana a tagliare i rametti di tutte e due come piaceva a me! Me le guardavo anche da lontano tutta soddisfatta... Sembravo Leonardo davanti alla Gioconda... Invece! Zac!
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1. La Paul's Scarlet Climber l'anno scorso in versione esuberante non stava tanto male...
2. Eccola dopo il forzato lifting...
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Quest'altra opera terribile invece è tutta mia: in quel momento dovevo essere posseduta da un'entità sterminatrice... Siccome sotto quella rosa Clair Matin parcheggio l'automobile, volevo guidare i rami della rosa lungo dei supporti, in modo che le spine non mi graffino più la carrozzeria. Purtroppo mentre sfoltivo i rami ero con mio padre (altro amante delle potature estreme) e non so come, di tutta la pianta è rimasta questa roba qua...
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1. La Clair Matin l'anno scorso era in versione cespuglio
2. Quest'anno dovrebbe essere in versione rampicante... Ma forse ho esagerato...
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