Due orrende aiuole da rivoluzionare

11:17

Nei giorni scorsi mi sono cimentata nell'impresa quasi disperata di sistemare le due piccole aiuole in comune che costeggiano la strada.
Le aiuole in questione sono esposte a sud, abbastanza lunghe e larghe un metro circa.
Ovviamente, non potendo uscire per fare compere in un vivaio per via del lock down, per ora non ho potuto far altro che procedere a una prima pulizia della zona.
Avviso i cuori deboli che la situazione al momento è ancora agghiacciante, all'altezza di "Shining".

Wendy potrei essere io ogni volta che poso lo sguardo su quelle due aiuole.


Entrambe le aiuole erano invase dalle erbacce e, dove non c'erano quelle, erano stati infilati immotivatamente due grossi vasi di ceramica bianca pieni di sedum e  vari altri vasi di plastica con piante ormai morte. Rilevante, infine, era la quantità di cartacce che ho dovuto raccogliere, più altre cosette, tipo una pallina da tennis (?!?!) o un campanello di bicicletta (?!?!), tutti probabili gentili omaggi dei passanti, che evidentemente non sanno a cosa servono i cassonetti dell'immondizia che si trovano esattamente di fronte alle aiuole.
Prima di tutto ho spostato i vasi coi sedum e ho ripulito questi ultimi dal secco e dai rametti dei giuggioli che ci erano caduti sopra durante l'inverno. Una volta fatto questo ho strappato tutte le erbacce.

Alcuni dei vasi che erano stati infilati dentro l'aiuola

Quel che è rimasto alla fine è tanto spazio vuoto, con un paio di macchie di narcisi gialli, un paio di piante di salvia abbastanza rinsecchite, un'ortensia (mai vista prima!), un rosmarino e, ciò che odio assolutamente di più, due giuggioli per ciascuna aiuola. 
Se potessi, i giuggioli li butterei giù a calci, invece li dovrò mantenere perchè piantati e adorati dai miei anziani condomini. Io mi chiedo il perchè di questa generale insana passione degli anziani veneti per quegli alberi. Sarebbe una questione da dibattere. Potrei (in un'altra vita) capire che qualcuno ne voglia avere uno per via dei frutti, ma  perchè piantare quattro, e dico quattro, xisoeri (come diciamo noi) in due aiuole larghe un metro, oltretutto fronte strada? E' un'aberrazione.
Credo proprio che domani mi toccherà aprire una parentesi ad hoc sul giuggiolo (Ziziphus jujuba), albero nobilissimo, ma che sta bene in un orto o tra i campi, non di certo a fare da focus in un piccolo giardino o, tantomeno, in un'aiuola lunga e stretta come in questo caso.
Ma ecco immagini che valgono più di mille parole. 


Che alberi orrendi: la natura con loro non è proprio stata generosa. A parte l'aspetto, che io odio sia senza che con le foglie, sono anche due piante troppo grandi per quello spazio: fanno sembrare le aiuole ancora più piccole.
La seconda aiuola, oltre a quella di contenere due giuggioli, ha anche la sfortuna di avere i contatori a vista, quindi servirà sicuramente piantarci almeno un bell'arbusto spumeggiante che lo copra.
 

La buona notizia, però, è che su come riempire lo spazio vuoto mi è stata data carta bianca. 
Mi piacerebbe inserire delle piante ariose, che ricadano coi rami all'esterno, in modo da dare l'illusione che le aiuole siano un po' più larghe.

Nella mia lista di papabili nuove piante ci sono:

- Lavanda: il problema sarebbe che con lei, oltre alle vespe che richiamano i giuggioli, arriverebbero pure le api, ma per lo meno queste ultime mi stanno simpatiche.

- Lavandula stoechas, perchè un po' più contenuta della lavanda classica. E' più delicata della lavanda classica: potrebbe soffrire future gelate.

Iris e Lavandula stoechas nel mio giardino

- Iris: nel mio giardino principale ne ho parecchi da dividere: qui farebbero sicuramente un figurone e sarebbero a costo zero.

- Hydrangea quercifolia, perchè "arreda in fretta" e per tutto l'anno, pur non essendo sempreverde. Potrebbe non essere adatta al pieno sole estivo, ma ci sarebbero pur sempre i giuggioli ad ombreggiarla. Coprirebbe sicuramente in maniera gradevole i contatori: adoro quelle che ho nel mio solito piccolo giardino e mi piacerebbe averle anche qui. L'arbusto è proprio leggermente ricadente come mi piace.


La mia siepe di ortensie: la quercifolia è quella bianca

- La rosa Pompon de Paris, perchè la ho sempre desiderata ma non ho mai trovato lo spazio giusto per lei nella vecchia casa. Trattandosi di una varietà molto bassa e con fiori miniatura, nel mio solito giardino sarebbe sparita in mezzo a tutto il resto: in queste due aiuolette potrebbe spiccare, magari piantata lateralmente. E' un azzardo perchè il terreno che c'è qui, molto sabbioso, non mi pare molto adatto alle rose.

Pompon de Paris (fonte: www.davidaustinroses.com)
- Annuali tipo fiori di vetro/Impatiens o, cambiando completamente colori rispetto al mio solito, tageti o calendule, per riempire da subito lo spazio in attesa che gli arbusti più grandi crescano.

Fiori di vetro/Impatiens
Tageti

Calendula

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