In questo periodo il giardino langue di colori: è tutto concentrato nel regno di mia madre, il terrazzo! Lei adora i classici gerani e i pelargoni ricadenti dai colori accesi, che cura devotamente con innaffiature e concimazioni regolari!
Onore al merito: il risultato non è per niente male!
In più quest'anno ci sono anche le nuove ortensie, che rendono lo spazio più intimo e romantico! Le adoro quando i fiori invecchiano e assumono questi colori verdi/ marroni!
L'insieme mi piace molto!
L'interno del terrazzo con (in ordine sparso) Pelargoni, Ortensie, Dracena, Liquirizia e Sedum |
I Pelargoni ricadono morbidamente verso il basso ricoprendo per intero la ringhiera del terrazzo |
Spesso si dice che le Banksiae sono rose dalla crescita esuberante: è proprio vero! Stamattina affacciandomi dalla finestra ho riguardato la mia lutea dopo un paio di mesi e ho dovuto sbarrare gli occhi!
Ecco l'evoluzione della mia Banksiae lutea dal 2010 a oggi: che piovra!
Eccola ai primi di aprile del 2010, quand'era ancora una giovane e timida talea composta da due rami in croce che non aveva ancora mai fiorito!
Fioritura del 2011:
rispetto all'anno precedente sono stati fatti dei passi avanti, ma la rosa è ancora tutta lì...
rispetto all'anno precedente sono stati fatti dei passi avanti, ma la rosa è ancora tutta lì...
Fioritura del 2012:
l'aumento delle dimensioni della pianta rispetto al 2011 è piuttosto notevole! La lunghezza dei rami è raddoppiata!
Due e mesi e mezzo dopo la rosa è così! Da notare il numero impressionante di nuovi rami lunghi che ha emesso!
Mi aspetto grandi cose dalla fioritura 2013!!!
La mia Clematis Warszawska Nike |
L'universo delle clematis non è meno variegato di quello delle rose: le possibilità di scelta sono notevoli e di conseguenza anche le difficoltà nel muoversi in questo intricato labirinto floreale....
C'è un articolo sulle clematis che per completezza è secondo me il migliore in assoluto (ecco il link); lungi dal voler competere farò un riassuntino che mi potrà essere utile per eventuali nuovi acquisti!
Io ho posseduto quattro tipi di clematis: una Ville de Lyon, una Warszawska Nike, una Nelly Moser e una montana rubens. Quest'ultima è morta improvvisamente a pochi mesi di distanza da quando la ho piantata: ci sono rimasta molto male perché era cresciuta un sacco e aveva fatto tantissimi fiori! Poi, letteralmente da un giorno all'altro, si è seccata completamente e in maniera irrecuperabile. La Ville de Lyon e la Nelly Moser si arrampicano su un archetto la prima e su un basso graticcio la seconda. La Warszawska Nike, infine, è quasi invisibile dietro la gigantesca rosa Golden Celebration e cresce libera un po' strisciando e un po' arrampicandosi sui rami più bassi della rosa.
Al mio primo approccio con le clematis, dopo aver scoperto la loro suddivisione in tre gruppi in base al loro periodo di fioritura, mi sono chiesta: che tipo di corolla può avere una clematis? Quali colori ci sono a disposizione?
Di seguito, dopo un'inquadratura generale sui tre gruppi nei quali si suddividono le clematis, risponderò a queste domande per principianti come me!
C'è un articolo sulle clematis che per completezza è secondo me il migliore in assoluto (ecco il link); lungi dal voler competere farò un riassuntino che mi potrà essere utile per eventuali nuovi acquisti!
Io ho posseduto quattro tipi di clematis: una Ville de Lyon, una Warszawska Nike, una Nelly Moser e una montana rubens. Quest'ultima è morta improvvisamente a pochi mesi di distanza da quando la ho piantata: ci sono rimasta molto male perché era cresciuta un sacco e aveva fatto tantissimi fiori! Poi, letteralmente da un giorno all'altro, si è seccata completamente e in maniera irrecuperabile. La Ville de Lyon e la Nelly Moser si arrampicano su un archetto la prima e su un basso graticcio la seconda. La Warszawska Nike, infine, è quasi invisibile dietro la gigantesca rosa Golden Celebration e cresce libera un po' strisciando e un po' arrampicandosi sui rami più bassi della rosa.
Al mio primo approccio con le clematis, dopo aver scoperto la loro suddivisione in tre gruppi in base al loro periodo di fioritura, mi sono chiesta: che tipo di corolla può avere una clematis? Quali colori ci sono a disposizione?
Di seguito, dopo un'inquadratura generale sui tre gruppi nei quali si suddividono le clematis, risponderò a queste domande per principianti come me!
A) Scegliere la propria clematis: il gruppo di appartenenza
Le clematis non solo hanno una grande varietà di forme e dimensioni, ma anche periodi di fioritura diversi. E' utile quindi non limitarsi a scegliere la propria clematis in base al colore e alla forma, ma sapere anche a quale gruppo essa appartenga per essere certi che siano le più adatte alle esigenze del proprio giardino.
- Gruppo 1
* Periodo di fioritura: fioriscono in primavera o nel tardo inverno e hanno fiori di piccole dimensioni.
* Potatura: dopo la fioritura si eliminano i rami di troppo nel caso la pianta di sia sviluppata eccessivamente.
- Gruppo 2
* Potatura: fioriscono sia sul legno vecchio che su quello nuovo. Quando iniziano a ingrossarsi le gemme si taglia fino alle prime due vigorose.
- Gruppo 3
* Potatura: fioriscono sui rami dell'anno, perciò si potano all'altezza delle prime due gemme che escono dal terreno.
B) Le forme
A) Grandi fiori:
Ormai si trovano spesso anche nei supermercati e nei piccoli garden center, ma le clematis non sono solo questo!
Clematis Carnaby (Foto: Vivaio "La Campanella") |
B) Quattro petali:
La Clematis montana rubens mi è rimasta nel cuore! Magari ci riproverò!
La mia Clematis Montana Rubens (defunta) |
Bellissime ma si vedono così poco in giro, purtroppo!
Clematis a fiore doppio Arctic Queen (Foto: vivaio Anna Peyron) |
D) A campanella/tulipano:
Favolose! Ne devo avere una, prima o poi! Le campanelle hanno forme diversissime tra loro! Sembrano i fiori delle illustrazioni dei libri di fiabe!
Clematis Addison (Foto: vivaio Anna Peyron) |
Clematis fasciculiflora (Foto: vivaio Anna Peyron) |
Clematis texensis Pagoda (Foto: vivaio Anna Peyron) |
C) I colori
La varietà di colori delle clematis è sterminata: è quindi possibile trovare quella giusta da accostare a qualsiasi altra pianta o a qualsiasi muro colorato: ecco qualche esempio!
A) BIANCO: per chi ama i fiori dal fascino un po' glaciale...! La clematis a fiori doppi della foto qui sotto, con quei tocchi di verde acido e viola scuro, è una delle mie preferite!
B) ROSA: nonostante in generale io non ami il rosa, non posso negare che questo colore in giardino non può mancare! La clematis Nelly Moser, con i suoi colori da lecca lecca, è stata uno dei miei primi acquisti! Clematis florida Sieboldii (Foto: vivaio "La Campanella") |
Clematis a fiore doppio Josephine (Foto: vivaio Anna Peyron) |
La mia Clematis Nelly Moser |
C) GIALLO: ho scoperto che esistono clematis gialle durante la tappa al Dunvegan Castle di un viaggio in Scozia, dove mi sono innamorata di questa clematis qui sotto: giallissima! Credo sia una texensis! Me la vedrei bene a casa anche questa...
Clematis che ho fotografato nei giardini del castello di Dunvegan, in Scozia |
Clematis Madame Julia Correvon (Foto: vivaio Anna Peyron) |
La mia Clematis Ville de Lyon |
Clematis a fiore doppio Multiblue (Foto: vivaio Anna Peyron) |
F) VIOLA: un po' più dark! Anche questo dove lo metti, sta!
Clematis Etoile Violette (Foto: vivaio Anna Peyron) |
D) Il momento più importante per una clematis? L'impianto!
Queste sono le cose importantissime da ricordare!
1) Buca di impianto bella grande (50 x 50 x 50 cm) con cocci, lapilli o simili sul fondo (per evitare ristagni idrici), letame mescolato al terreno del fondo e terreno molto morbido come riempimento;
2) Prevedere che la base della pianta stia all'ombra e la parte alta al sole!
Da notare che l'unica clematis che non ho piantato così con cura è proprio quella morta, accidenti a me! Era anche la più bella...
Oggi quando ci si vuol godere l'estate si va al mare, ma un tempo non era affatto così: nel XVI secolo i nobilotti veneziani d'estate se ne andavano nelle loro ville nell'entroterra, in campagna, a mangiare sorbetti e passeggiare nei giardini, col cinguettio degli uccelli nelle orecchie...
Io ho seguito le loro orme e nel mio giorno libero dal lavoro sono andata a visitare due incantevoli ville venete in provincia di Treviso progettate da Andrea Palladio: Villa Barbaro a Maser, celebre per gli affreschi di Paolo Veronese e Alessandro Vittoria, e Villa Emo a Fanzolo di Vedelago, affrescata da Giovanni Battista Zelotti. Sono state entrambe inserite nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità dell'Unesco: vale la pena visitarle, insomma!
C'è un'iniziativa interessante per chi visita queste due ville e la gipsoteca di Canova a Fasolo, il Museo civico di Asolo o il museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto: se si acquista un biglietto intero per uno di questi cinque posti si riceve un biglietto scontato per gli altri quattro. Basta presentarsi con il coupon denominato "Isola dei musei" (valido fino a fine anno) che ti consegnano.
A differenza di Villa Pisani, che ha un parco immenso in cui si potrebbe passare un giorno intero, il bello di queste ville sta negli affreschi all'interno più che all'esterno. Ciò nonostante il legame tra ville e ambiente circostante è strettissimo anche per Villa Barbaro e Villa Emo. L'interno di entrambe è pieno di affreschi che rimandano senza sosta alla natura: fiori, frutta, paesaggi... La campagna esterna sembra entrare continuamente all'interno delle stanze, in un perpetuo gioco di finti gazebi, pergole traboccanti d'uva e animali...
Ecco per prima Villa Barbaro, a Maser!
Villa Barbaro |