La mia lettura natalizia: "Il giardino di Virginia Woolf. La storia del giardino di Monk's House"
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Quest'anno sotto l'albero ho trovato anche un bel libro: "Il giardino di Virginia Woolf. La storia del giardino di Monk's House" di Catherine Zoob. Indubbiamente in famiglia conoscono bene i miei interessi!
Avevo già visto qualche immagine di questo giardino in
internet e il libro non ha fatto che accrescere il mio desiderio di
visitarlo personalmente: tra i miei sogni nel cassetto c'è quello di fare un viaggio in Inghilterra a tema "giardinaggio" e Monk's House sembra una tappa perfetta per un tour del genere...
La storia di Monk's House in breve
Monk's House è un cottage con giardino risalente al XVIII secolo in cui a partire dal 1919 passarono gran parte del proprio tempo i coniugi Leonard Woolf (1880-1969), noto scrittore ed editore inglese, e la moglie Virginia (1882-1941), celeberrima e tormentata autrice di romanzi come "La signora
Dalloway", "Gita al faro" e "Orlando".
Monk's House è un cottage con giardino risalente al XVIII secolo in cui a partire dal 1919 passarono gran parte del proprio tempo i coniugi Leonard Woolf (1880-1969), noto scrittore ed editore inglese, e la moglie Virginia (1882-1941), celeberrima e tormentata autrice di romanzi come "La signora
Dalloway", "Gita al faro" e "Orlando".
Monk's House dal lato delle serre (Fonte immagine) |
Il giardino di Monk's House si trova a Rodmell, un paesino del Sussex, nel sud-est dell'Inghilterra.
Il titolo del libro trae per certi versi in inganno, nel senso che gli apporti di Virginia nella gestione e nello sviluppo del giardino furono indubbiamente inferiori a quelli del marito Leonard, che se ne occupò fino alla morte.
La scrittrice amava il giardino di questa casa, che fu per lei non solo fonte di momentaneo sollievo dalle sue crisi depressive ma anche di ispirazione (lì si trovava il suo studio). Virginia, tuttavia, non era affatto un'esperta giardiniera. Non conosceva i nomi e tantomeno le esigenze di piante e fiori: l'anima di Monk's House era in questo senso il marito Leonard. Il desiderio principale di Virginia era riuscire a godere della bellezza del paesaggio circostante anche dal proprio giardino: a tal fine contribuì con le sue idee a organizzare gli spazi del giadino ma a livello pratico collaborò al suo sviluppo in maniera sporadica (acquistò, ad esempio, varie statue, vasi e vasche).
Giardino di Monk's House (Fonte immagine) |
Dopo la morte di Leonard Woolf la casa fu ereditata dall' ultima compagna di quest'ultimo, Trekkie, che la vendette all'università del Sussex. I problemi non tardarono a manifestarsi: l'università affidava la proprietà agli accademici in trasferta e, senza le cure costanti di cui giardino e serre avevano bisogno, iniziò un lento declino. Nel 1980, in seguito all'acquisto di Monk's House da parte del National Trust, la strategia di gestione della proprietà subì finalmente un cambiamento. Essa fu affidata ad affittuari che si impegnavano a conservare e curare il giardino e la casa e ad aprirli regolarmente al pubblico.
L'autrice del libro, Catherine Zoob, è stata per dieci anni una fortunata affittuaria di Monk's House.
Il libro: una panoramica
Il libro: una panoramica
Il libro è suddiviso in capitoli, ciascuno dei quali tratta di una zona particolare del giardino e della sua evoluzione a partire dal momento dell'acquisto da parte dei Woolf. La descrizione di ciascun ambiente è corredata da cartine, immagini e anche qualche schema di aiuola che può essere di ispirazione per il lettore.
Protagoniste del libro sono le grandi fotografie del giardino e della casa sia moderne che d'epoca. Non solo è possibile osservare come fosse il giardino nella prima metà del Novecento ma anche come vi passavano il tempo i Woolf, da soli o in compagnia degli amici che facevano loro visita in questo grazioso angolo di Inghilterra.
Il salotto di Monk's House (Fonte immagine) |
Sono davvero felice di aver ricevuto questo libro in regalo. Il formato e la rilegatura sono curati e permettono di apprezzare appieno le immagini. Queste ultime ritraggono scorci della casa e del giardino in tutte le stagioni dell'anno e sono corredate da didascalie precise, contenenti i nomi delle piante e dei fiori ritratti.
La scrittura è molto gradevole, punteggiata da estratti di lettere di Virginia e Leonard Woolf e dei loro amici. Dalla lettura del libro traspare l'amore dell'autrice per Monk's House e la connessione spirituale che il tempo passato in quella casa le ha permesso di instaurare con i suoi celebri vecchi proprietari.
È stato emozionante ritrovare tra le pagine qualche pianta che anch'io ho (o ho avuto) nel mio piccolo giardino e mi ha fatto sorridere che anche il signor Woolf avesse il mio stesso viziaccio: non inserire nelle aiuole le piante a gruppi ma a esemplare singolo, a seconda della passione del momento.
Libro consigliatissimo a chi ama i giardini informali, i giardini all'inglese e la storia della letteratura: del resto le case e i giardini sanno raccontare molto dei loro abitanti... Monk's House ne è un esempio.
Virginia e Leonard Woolf nel giorno del loro matrimonio |
Leonard e Virginia Woolf a Monk's House |
Il libro
- Catherine Zoob, "Il giardino di Virginia Woolf. La storia del giardino di Monk's House", L'ippocampo, Milano 2014.
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