Fiori di nandina e boccioli di rosa Confesso: quando i miei genitori si sono presentati a casa orgogliosi delle loro sei piantine di Nandina domestica comprate in mega sconto mi sarei messa le mani nei capelli! La Nandina personalmente non mi avrebbe mai attirato per niente! A ogni modo ho piantato le nuove arrivate in giardino sperando che schiattassero presto... Invece, probabilmente per farmi dispetto, la mini...
Mi sono resa conto di una mia grossa mancanza! Non ho mai parlato di clematis! E' una rampicante che negli ultimi 2-3 anni mi pare abbia conosciuto una certa popolarità! I tipi più comuni, ma non per questo meno belli, si trovano ormai non solo nei garden center ma anche nei supermercati. I prezzi stracciati che a volte questi negozi praticano rappresentano una...
I miei gigli: finalmente fioriti dopo cinque anni! I MIEI GIGLI Nella zona più ombrosa del mio giardino, lungo la recinzione, dacché ricordo c'è sempre stato un grosso gruppo di gigli bianchi, quelli di solito chiamati Gigli di Sant'Antonio (nome scientifico Lilium candidum). Provengono dalla piccola aiuola del giardino dei miei nonni materni, dalla quale sono spariti alcuni anni fa a causa di...
Mi sono avvicinata per la prima volta a un'opera di Natsume Soseki (1867-1916) per un motivo molto banale: sono stata attirata dal titolo di un suo romanzo, "Io sono un gatto", che poi è diventato uno dei miei libri preferiti! Questo autore non è molto conosciuto in Italia eppure è uno dei maggiori scrittori giapponesi: non a caso il suo volto è stato stampato sulle banconote da 1000 yen per vent'anni!
I romanzi di Natsume Soseki sono ambientati all'inizio dell'era Meiji, nel delicato, straniante e improvviso momento di passaggio tra Medioevo ed età moderna in Giappone. Recentemente è stato ristampato "E poi", scritto nel 1910. Appena lo ho visto in libreria lo ho acciuffato al volo: è infatti difficile procurarsi i romanzi di questo scrittore in italiano! Anche quelli ristampati di recente, infatti, sono già irreperibili: non me lo spiego.
Protagonista di "E poi" è Daisuke, un giovane dandy giapponese che vive di rendita grazie al denaro del padre e passa il tempo a leggere e a riflettere sulle questioni per lui cruciali dell'esistenza. La sua vita cambia direzione quando nella sua routine irrompe un vecchio compagno di studi.
I romanzi di Natsume Soseki sono ambientati all'inizio dell'era Meiji, nel delicato, straniante e improvviso momento di passaggio tra Medioevo ed età moderna in Giappone. Recentemente è stato ristampato "E poi", scritto nel 1910. Appena lo ho visto in libreria lo ho acciuffato al volo: è infatti difficile procurarsi i romanzi di questo scrittore in italiano! Anche quelli ristampati di recente, infatti, sono già irreperibili: non me lo spiego.
Protagonista di "E poi" è Daisuke, un giovane dandy giapponese che vive di rendita grazie al denaro del padre e passa il tempo a leggere e a riflettere sulle questioni per lui cruciali dell'esistenza. La sua vita cambia direzione quando nella sua routine irrompe un vecchio compagno di studi.
I protagonisti di questo passaggio sono il personaggio principale, Daisuke, e una camelia: la lentezza dei gesti, l'indolenza di Daisuke, la sua contemplazione... Tutto traspare da queste frasi semplici e insieme evocative. Quando leggo Natsume Soseki mi sembra di vedere le cose attraverso gli occhi dei suoi personaggi; per ottenere quest'effetto non gli servono paroloni: la descrizione di certi gesti, che viene condensata in poche parole scarne, spesso senza nemmeno l'utilizzo di aggettivi, può raccontare il più struggente dei sentimenti. E' questo, insieme alla sua sottile ironia, ciò che più mi piace della scrittura di Natsume Soseki!
Voltando il capo, vide che sul tatami, di fianco al cuscino, giaceva una camelia a petali doppi. Era certo di averla sentita cadere nel sonno: un rumore esagerato, come il tonfo di una palla di gomma lanciata dall'altezza del soffitto. Forse il silenzio che regnava a notte fonda ingigantiva i suoni, ma per scrupolo, per assicurarsi che il suo sangue pulsasse regolarmente fino alle costole, Daisuke si era messo la mano destra sul cuore; poi si era riaddormentato.
Un po' intontito, per un momento osservò il colore di quel fiore, grande quanto la testa di un neonato; poi, come se quel pensiero gli fosse tornato in mente all'improvviso, di nuovo si posò la mano sul petto e cercò il palpito del cuore.
(...)
Con una sigaretta accesa fra le labbra scivolò fuori dal futon, raccolse la camelia caduta sul tatami, la voltò e se la posò sul naso. Il fiore gli nascose i baffi e la bocca. Dense volute di fumo si levarono insinuandosi tra i petali e il pistillo. Daisuke posò la camelia sul lenzuolo candido e si diresse verso la sala sala da bagno.
(Natsume S., E poi, Neri Pozza 2012, pp. 7-8)
Le più precoci dell'anno sono la Rosa banksiae lutea, la Rosa chinensis mutabilis, la Rival de Paestum e la Safrano (non nella foto) Ecco l'ordine di fioritura delle rose del mio piccolo giardino che, come al solito, ho diligentemente appuntato!!! 1. Rosa banksiae lutea → 19 aprile 2. Rosa chinensis mutabilis (rosa cinese) → 20 aprile 3. Rival de Paestum (rosa cinese) e Safrano (rosa tè) → 29 aprile 4. Clair Matin (floribunda)...
Cercando notizie sul celebre Chelsea Flower Show che si è concluso pochi giorni fa e al quale mi piacerebbe tanto partecipare prima o poi, mi sono imbattuta in questa immagine: si tratta della riproduzione in chiave floreale di tre Corgi, i cani della regina Elisabetta, che quest'anno festeggia il giubileo di diamante! Ma che spassosi sono!?!? Anch'io, come la regina, ho un debole per i...
Sento puzza di bruciato: non mi paiono mica tanto una Cardinal de Richelieu e una Ypsilanti...!
14:24 Nei giorni scorsi è sbocciata una delle rose che ho piantato lo scorso autunno: dovrebbe essere una Cardinal de Richelieu, ma non ne sono molto convinta... Eccola qui! Il colore della mia rosa è rosa Barbie e non di certo porpora come dovrebbe essere una Cardinal de Richelieu... Per carità, i fiori non sono di certo brutti, hanno una bella forma e oltretutto hanno un piacevolissimo...